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Attività di ricerca
Olografia e ologrammi di sicurezza
Concentrandosi sul grado di libertà rappresentato dal fascio di decodifica, sono stati progettati nuovi tipi di ologrammi di sicurezza in grado di decodificare l'informazione visiva unicamente tramite luce con una definita distribuzione spaziale di intensità, fase e stato di polarizzazione.
Gli ologrammi di sicurezza sviluppati appartengono a due tipologie: nella prima, costituita da una struttura pixelata multilivello, la luce che illumina l’ologramma è modellata da particolari maschere di fase (SPP) in modo da generare una chiave di decodifica unica in grado di consentire la corretta ricostruzione dell'immagine. Un'illuminazione di tipo tradizionale non permette di decodificare l'immagine.
Una seconda tipologia di ologramma di sicurezza si basa sulle proprietà delle Metasuperfici. Molti studi sono orientati al controllo della luce per mezzo di metamateriali 2D, nei quali la modellazione della luce è ottenuta tramite scattering risonante da nanostrutture invece che mediante accumulo di fase attraverso la propagazione. Modificando la forma e le dimensioni delle nanostrutture è possibile modificare le proprietà del materiale, la cui risposta alle onde elettromagnetiche non sarà più limitata a quella dei materiali esistenti in natura: le metasuperfici offrono infatti nuove possibilità di controllo dei fasci ottici.
Dispositivi di interesse generale quali deflettori di fascio, ologrammi, metalenti ad alte prestazioni a lunghezze d'onda nel visibile ed interfacce di polarizzazione possono essere realizzati con questi materiali sintetici.
Un esempio di metasuperficie utilizzabile come ologramma di sicurezza è costituito da un array di reticoli sub-wavelength con orientamento variabile nello spazio in grado di ricostruire l'immagine voluta. Illuminando l'ologramma con una polarizzazione specifica viene rilevata una prima immagine, mentre la rotazione della polarizzazione nel suo stato ortogonale consente la ricostruzione di una seconda immagine.
Questi nuovi dispositivi olografici appaiono già ottimizzati e testati per uno scaling industriale.
Gli ologrammi di sicurezza sviluppati appartengono a due tipologie: nella prima, costituita da una struttura pixelata multilivello, la luce che illumina l’ologramma è modellata da particolari maschere di fase (SPP) in modo da generare una chiave di decodifica unica in grado di consentire la corretta ricostruzione dell'immagine. Un'illuminazione di tipo tradizionale non permette di decodificare l'immagine.
Una seconda tipologia di ologramma di sicurezza si basa sulle proprietà delle Metasuperfici. Molti studi sono orientati al controllo della luce per mezzo di metamateriali 2D, nei quali la modellazione della luce è ottenuta tramite scattering risonante da nanostrutture invece che mediante accumulo di fase attraverso la propagazione. Modificando la forma e le dimensioni delle nanostrutture è possibile modificare le proprietà del materiale, la cui risposta alle onde elettromagnetiche non sarà più limitata a quella dei materiali esistenti in natura: le metasuperfici offrono infatti nuove possibilità di controllo dei fasci ottici.
Dispositivi di interesse generale quali deflettori di fascio, ologrammi, metalenti ad alte prestazioni a lunghezze d'onda nel visibile ed interfacce di polarizzazione possono essere realizzati con questi materiali sintetici.
Un esempio di metasuperficie utilizzabile come ologramma di sicurezza è costituito da un array di reticoli sub-wavelength con orientamento variabile nello spazio in grado di ricostruire l'immagine voluta. Illuminando l'ologramma con una polarizzazione specifica viene rilevata una prima immagine, mentre la rotazione della polarizzazione nel suo stato ortogonale consente la ricostruzione di una seconda immagine.
Questi nuovi dispositivi olografici appaiono già ottimizzati e testati per uno scaling industriale.